Queste ridicole tribune elettorali

Il rimpianto va alle tribune politiche degli anni settanta, ottanta

Rai, Mediaset e La 7 ci hanno fatto vedere la “farsa” delle tribune elettorali, dove ogni leader di partito espone il suo pensiero senza contraddittorio, col giornalista o compiacente o ammiccante o estremamente timido.

A fare le domande ogni emittente ha proposto i propri giornalisti. Nessuno dell’emittente concorrente.

Com’erano belle le tribune politiche della Rai degli anni ’70 e ’80, dove ogni segretario di partito doveva rispondere alle domande dei giornalisti delle varie testate che uscivano in edicola, sia di quelli simpatizzanti ma soprattutto di quelli avversari.

Quel che è mancato assolutamente in questi due mesi di campagna elettorale è stato proprio il contraddittorio, il mettere a confronto due visioni diverse e contrapposte. Non è così che si fa informazione.

La farsa delle tribune politiche RAI

Rimpiango le tribune politiche, conferenze stampa degli anni ’70 e ’80. Le domande al leader di turno erano fatte da giornalisti di varie testate, di tutti gli orientamenti politici. Oggi sono fatte dai giornalisti Rai, con domande di rito accomodanti e in fasce orarie di poco ascolto. Ricalcano quelle che fanno nei telegiornali. Una passerella per i leader. Non c’è confronto. Una presa in giro.

L’unico sondaggio che non viene mai fatto

Vari sondaggi si sono succeduti in queste settimane prima delle elezioni politiche. Sulle intenzioni di voto.

Ma l’unico sondaggio che non è mai stato fatto riguarda il “perchè” si vota quel determinato partito, le motivazioni.

Sarebbe interessante per capire cosa pensa veramente l’elettore, per capire le, probabili se non sicure, contraddizioni tra ciò che vorrebbe e ciò che presume che il “suo” partito faccia.

Verrebbero fuori motivazioni disparate, dal “E’ simpatico/a”, “parla bene”, “si da’ da fare per questo tema..” e scoprire poi che il partito che vuol votare la pensa diversamente.

Nessuno l’ha mai proposto. Non conviene a nessuno, nè ai partiti nè alle televisioni.

Eppure sarebbe molto utile per capire quanta consapevolezza ci sia in chi va a votare.

15.9.2022