Il rimpianto va alle tribune politiche degli anni settanta, ottanta
Rai, Mediaset e La 7 ci hanno fatto vedere la “farsa” delle tribune elettorali, dove ogni leader di partito espone il suo pensiero senza contraddittorio, col giornalista o compiacente o ammiccante o estremamente timido.
A fare le domande ogni emittente ha proposto i propri giornalisti. Nessuno dell’emittente concorrente.
Com’erano belle le tribune politiche della Rai degli anni ’70 e ’80, dove ogni segretario di partito doveva rispondere alle domande dei giornalisti delle varie testate che uscivano in edicola, sia di quelli simpatizzanti ma soprattutto di quelli avversari.
Quel che è mancato assolutamente in questi due mesi di campagna elettorale è stato proprio il contraddittorio, il mettere a confronto due visioni diverse e contrapposte. Non è così che si fa informazione.